mercoledì 28 aprile 2010

Tamron 28-75mm XR Di 2.8 Macro


Questo obiettivo Tamron dal nome un pò lunghetto pare sia una delle migliori ottiche mai prodotte da Tamron ed in grado di offrire risultati degni dei più blasonati Canon e Nikon.

Oramai è da un pò che è sulla mia K20 e non mi ha mai deluso: autofocus veloce e preciso, comunica bene con la reflex, movimenti delle ghiere molto fluidi (forse l'unico contro per così dire è la corsa della ghiera di messa a fuoco manuale che ha una corsa breve e di conseguenza non è facilissimo focheggiare a mano soprattutto a diaframma 2.8).

Veniamo alla nitidezza: da f4 in su diventa una lama, nitido sia al centro che ai bordi (copre il FF per cui su reflex APS-C sfrutterete la parte migliore), a f2.8 qualcuno lo trova un pò troppo morbido ma secondo me da un effetto molto "mistico", quasi etereo all'immagine tant'è vero che tutti i miei ritratti con questa lente sono stati fatti alla massima apertura di diaframma.
La qualità costruttiva è nella media degli zoom 2.8 della sua stessa fascia, baionetta in metallo, ghiere e barilotto in plastica (devo dire molto solida e di qualità, non ci sono scricchiolii di sorta) insomma siamo sui livelli del sigma 24-70mm.

Nel nome compare la dicitura macro ma di fatto non è un 1:1 nè un 1:2, si possono comunque ottenere dei buoni close up.
Il prezzo attuale di quest'obiettivo zoom attualmente si attesta sui 350-400€ e non posso che consigliarvelo (stessa luminosità, peso minore e IQ maggiore del rivale sigma che tra l'altro è anche un 10% più caro!)

venerdì 23 aprile 2010

Fotografando Gear: prova Panasonic Lumix LX3

Ormai è da un mesetto che ho messo sotto torchio questa compatta e devo dire di esserne abbastanza soddisfatto. Piuttosto che elencare dati e specifiche tecniche che potete trovare in decine di altri siti voglio parlarvi della mia esperienza con la LX3.

Ora non so se il mio è un esemplare fortunato o le fanno tutte così ma dal punto di vista della qualità d'immagine questa compatta mi ha molto stupito, non è pari ad una reflex ma in molte situazioni ci si avvicina parecchio! L'obiettivo è un 24-60mm (24mm sono oro sulle compatte, le proncipali rivali come Canon S90 e G11 partono da 28mm) realizzato sotto la supervisione Leica e sono rimasto davvero soddisfatto della nitidezza e delle quasi assenti aberrazioni cromatiche (non siamo comunque ai livelli del DA 40mm limited e vorrei vedere...) che tartassavano gli scatti delle rivali con escursione focale più ampia di quella della LX3 (per molti ridotta ma è un compromesso in nome della qualità d'immagine).

Il rumore digitale nell'immagine comincia a farsi vedere già a iso 200, fino a 400 comunque è accettabile, oltre bisogna un pò lavorare di riduzione rumore senza però rimaneggiare troppo i dettagli. Comunque un ottimo risultato per una macchinetta tascabile, grazie ai 10 megapixels non eccessivi e ad un sensore di dimensioni doppio rispetto ad altre compatte (ma 4 volte più piccolo dei sensori aps-c reflex che ovviamente hanno prestazioni migliori ad alti iso!).

Anche il bilanciamento automatico del bianco da molti ritenuto scarso soprattutto usando il flash non ha nulla che non vada secondo me. Probabilmente venivano giudicati i Jpeg sfornati direttamente dalla LX3 ma offrendo il RAW (e scattando solo in RAW) non ho incontrato particolari difficoltà, si tratta di fare regolazioni soggettive che comunque andrebbero fatte su qualsiasi file RAW prodotto da qualsiasi fotocamera...

Buona anche la velocità operativa del sistema in risposta ai comandi, l'AF è nella media ma molto preciso: su oltre 1000 foto scattate con AF normale e macro meno di 10 erano sballate (comunque è sempre meglio verificare il risultato sul display 3" peraltro molto nitido...starebbe proprio bene sul retro della K20...Pentax prendi nota!).

La durata della batteria è accettabile considerando che a piena carica supporta 250-300 cicli di accensione-spegnimento e sono arrivato a fare tranquillamente 200-250 scatti.

Tra le sue rivali le Canon G11 (più grande come dimensioni), la S90 (più piccola), anche la Ricoh compete nel segmento delle compatte "professionali" e dulcis in fundo le Sigma DP1 e DP2. Quest'ultima in particolare poteva essere senz'altro un ottima scelta: ottica fissa eq. ad un 40mm su FF ed un sensore Foveon (il futuro dei sensori secondo me, una resa strepitosa andatevi a vedere il progetto) delle dimensioni di aps-c reflex...d'altro canto i contro della DP2 erano troppi e alla fine non ne valeva la pena (almeno per le caratteristiche della linea attuale!).

lunedì 19 aprile 2010

TinEye: trovate le vostre foto sul web

Oggi voglio parlarvi di un sito particolarmente utile se avete cominciato a vendere qualche vostro lavoro su un agenzia fotografica (tipo Getty Images tanto per dirne una) o anche se siete affermati fotografi del mondo della fotografia stock e microstock.
Sappiamo che clienti da tutto il mondo comprano fotografie dalle agenzie stock e microstock pagandone la licenza che può essere RM o RF, il più delle volte si paga in base alla risoluzione che si vuole adoperare, più aumenta la risoluzione della foto più aumenta il prezzo della royalty da pagare.

Può succedere però che alcuni clienti furbetti paghino pochi euro per la versione a minima risoluzione di una foto per poi scaricare da flickr il formato più grande pubblicandolo di conseguenza sui loro lavori derivati. In poche parole è come pagare un panino al bar e portarsi via l'intero vassoio.
Non è la prima volta che sento di contributors di Getty Images che trovano lavori con le loro foto ad una risoluzione maggiore da quella che gli era stata pagata, alche ho chiesto ad uno di loro come avesse fatto a scovare la sua foto (dato che Getty ci lascia sapere il nome del privato o dell'azienda che compra ma non il risultato finale del lavoro derivato) e mi ha suggerito questo sito: www.tineye.com.

Dal funzionamento semplicissimo, basta inserire l'url di una nostra foto o pagina web in cui è inserita ed in pochi secondi TinEye scannerizza miliardi di pagine e siti web alla ricerca della stessa. Sul sito è specificato che il sistema funziona in base ad un algoritmo, di fatto il sito non può riconoscere un volto o il significato della vostra foto. Aggiungo che per il momento riesce a controllare solo una piccola parte dell'immneso oceano che è l'intera rete, ma meglio di niente per essere un servizio gratuito...
Mi sono stati suggeriti anche un altro paio di siti dal funzionamento analogo ma a pagamento che al momento non ricordo e posterò in seguito (tra l'altro uno dei due ha clienti agenzie come Getty Images e Corbis pagano per sventare furti di immagini dei propri fotografi).
Per il momento mi pare sia tutto, qualsiasi domanda o commento scrivete pure.
Ciao e buona luce!

lunedì 12 aprile 2010

Lampista: facciamo "luce" sul flash!

Oggi vi voglio consigliare un blog interessantissimo per coloro che si vogliono dedicare alla fotografia con il flash: troverete passo dopo passo la spiegazione per crearsi e scegliere una buona attrezzatura, nuove tecniche e svariati consigli per gestire al meglio la luce ambientale e quella dei nostri flash esterni.
Per coloro che hanno piena padronanza della lingua inglese potete cominciare l'apprendimento sul sito Strobist, per i meno anglofoni esiste un gruppo su flickr che grazie all'infinita pazienza di alcuni utenti ha la completa traduzione delle lezioni di Strobist (hanno tradotto persino le battute del foto-blogger!), il gruppo si chiama "Lampista - La sezione italiana di Strobist".
Che sia ambientale o artificiale, buona luce! :)

venerdì 9 aprile 2010

Manfrotto Modo Pocket

La fotografia è in grado di raccontare storie bellissime, trasmettere emozioni profonde e rendere indimenticabili momenti intensi. La fotografia è magia ed arte allo stesso tempo capace di coinvolgere lo spettatore in maniera totale.
Scattare fotografie non è però cosi semplice come si pensa ed oltre alla tecnica ci vuole una buona dose di vena artistica oltre che una buona attrezzatura.
Un accessorio che risulta essere importante in molte situazioni come la fotocamera è il treppiedi, capace di fissare ed immobilizzare la camera permettendo così tempi di esposizioni più lunghi per avere foto nitide in situazioni in cui normalmente verrebbero mosse come in fotografia notturna.

Oggi c'è una soluzione a ciò: il Modo Pocket della Manfrotto, il più piccolo treppiedi mai realizzato, dalle dimensioni microscopiche, che permette di fissare la fotocamera in modo da eseguire uno scatto perfetto.
Spesso più o meno come 3 carte di credito, ma più piccolo di queste per lughezza e larghezza, offre notevole stabilità alla fotocamera, ed il cui unico limite è il peso massimo sostenibile di 500gr ...ma noi oggi abbiamo osato, ed addirittura ci abbiamo montato su una reflex dalle dimensioni ridotte: una pentax k-x più obiettivo con un peso complessivo ben superiore i 500 grammi di portata dichiarati dalla casa.

Lo strumento, può essere posizionato in longitudinale o trasversale sotto il corpo della reflex, e grazie ad una guida può essere traslato in modo da avere una giusta posizione.
Dotato di una gomma protettiva inoltre, evita di graffiare il corpo macchina.
Montato in via trasversale, permette di inclinare la macchina verso l' alto e verso il basso, nel nostro caso la pentax k-x non sembra avere problemi ne con il 18-55 ne con il 50-200 a zoom esteso e paraluce inserito, a ruotare verso l' alto.

Verso il basso invece mentre esiste qualche incertezza con il 18-55, con il 55-200 non è possibile, inoltre con quest' ultima ottica con zoom esteso e paraluce inserito si avverte qualche dubbio sulla stabilità in posizione neutra e si consiglia quindi di prendere delle precauzioni onde evitare cadute.
Molto stabile in posizione neutra con K-x più il 18-55.
Inserendolo in posizone longitudinale, nessun problema in posizione neutra con entrambi gli obiettivi, e nemmeno per le angolazioni verso destra o sinistra e sembra svolgere bene il suo lavoro.
Insomma questo piccolo manfrotto riesce nell'impresa anche con una reflex, quindi non possiamo che promuoverlo a pieni voti!
Infine l'unica nota dolente del prodotto: il prezzo! comprato in un negozio fisico a 19,90 euro, un pò altino ma comunque si paga l'idea innovativa, il made in Italy e la qualità Manfrotto.
Si ringrazia per la prova e la recensione l'utente M. (anonimo)