martedì 30 agosto 2011

Svelata la Fuji X10

Ecco la seconda nata della famiglia X series di Fujifilm: la Fuji X10!
Il primo video di introduzione alla X10 dei fuji guys
Il video promozionale della nuova X10
Viene immediato paragonarla con la sorella maggiore X100, ecco una tabella che rapporta le differenze fra le due X.
Il layout dei comandi sembra molto simile nonchè il display posteriore mentre sensore, range di focale, mirino e sopratutto costo sono ovviamente diversi. Una cosa molto buona che ho notato è il fatto che lo zoom sia manuale anzichè elettronico e comandato da una levetta, in questo modo si risparmierà preziosa energia che andrà ad aumentare la durata della batteria. 
Aggiungiamo le misure e peso della X10 che sono assenti nella tabella
Peso: 350 gr batteria e scheda SD incluse
Misure: 117 x 70 x 57 mm (dunque più bassa e più corta ma più larga della X100)
Sarà ufficialmente presentata tra pochi giorni e sarà lanciata sul mercato verso novembre ad un prezzo di 599$.

giovedì 25 agosto 2011

Fujifilm X10 X50 a breve!

In attesa della recensione completa della Fuji X100 (lo so ci sto mettendo una vita!) ecco una news molto interessante: Fuji dovrebbe annunciare a brevissimo la sorella minore della Fuji X100, a seconda dei mercati dovrebbe chiamarsi X10 o X50.

Punto positivo il prezzo è stato dimezzato, gira voce andrà ad aggirarsi intorno ai 550-600$, la qualità costruttiva  pare sia la stessa ottima della X100. Sensore più piccolo (invece di un APS-C abbiamo un 2/3" più piccolo di un sensore presente nelle fotocamere micro 4/3 ma più grande di quello che possiamo trovare in compatte evolute come Canon S95 o Lumix LX3 LX5 o Ricoh GRDIII da 1/1,7"), mirino elettronico anzichè ottico (si evince dall'immagine) informazione avvalorata dalla presenza di uno zoom 4x con apertura massima f2.

Sembra che Fuji voglia battere il ferro finchè è caldo, ha avuto un grosso e meritato successo con il lancio della X100 e vuole sfruttare il fascino retro per un altra compatta di sostanza che sebbene meno performante della sorella maggiore potrà avvicinarsi come valida alternativa al mercato micro 4/3. Non bisogna dimenticare infatti che Fuji detiene tecnologie interessanti riguardo la progettazione di sensori per compatte (vedi tecnologia dei super CCD EXR) e che questo sensore malgrado le dimensioni possa dare filo da torcere ad un m4/3 in un confronto ad alti iso.
Restiamo in trepidante attesa per l'annuncio della X200 o X300 ad ottiche intercambiabili e forse con un sensore full frame? Chi vivrà vedrà, anzi scatterà! :)

Google+ per fotografi e non

Google+ è il nuovo social network di Google, creato per contrastare lo strapotere di Facebook partendo da alcuni difetti che il piccolo sito di Mark Zuckerberg presenta. Su Fb tutti nostri contatti sono raggruppati sotto un unico grande gruppo: i cosidetti "amici", su G+ la questione è differente: esistono le cerchie, famiglia, amici, conoscenti, colleghi e ne possiamo creare altre a seconda delle nostre esigenze.

Il vantaggio è presto spiegato, se vogliamo condividere le foto di un compleanno in famiglia solamente coi nostri parenti basterà selezionare la relativa cerchia senza che colleghi, fans, amanti, capo possano vederle. Per il resto ci sono molte cose in comune come la chat (ovviamente!), si possono condividere link, immagini, video e articoli tramite la barra di stato come su Fb.
Innovazione: il videoritrovo che da la possibilità di connettersi live tramite webcam con le nostre cerchie.
C'è anche una sezione giochi in flash aggiunta da poco con bei titoli come Angry Birds.

La cosa che mi ha colpito di più è la condivisione delle fotografie, qui siamo su un altro pianeta: è mantenuta l'organizzazione in album come su Fb ma la qualità dell'immagine caricata rimane tale come la caricassi su Flickr, non ho mai capito perchè Facebook sgranasse sempre le foto che caricavo. Su Google+ appaiono belle grandi, nitide e coi colori corretti così come li vedo nel mio monitor. Si apprezzano meglio perchè si possono godere sia su sfondo nero che in una sorta di mosaico interattivo dove ogni foto è una piastrella che si allarga al passaggio del mouse.
Inoltre tornando alle cerchie è facilissimo organizzare tutti i nostri contatti, per esempio tutti i contatti che avevamo su flickr possono essere organizzati in una cerchia dedicata, così come quelli di twitter, LinkedIn e così via. Voglio seguire i lavori di un fotografo che mi piacciono? Semplicemente lo aggiungo alla cerchia "Fotografi" e il gioco è fatto!
Stesso discorso è valido per lo stream delle notizie, posso visualizzare le news da tutte le mie cerchie oppure selezionare quelle che che preferisco. Voglio le ultime notizie degli amici? Cerchia amici. Voglio le ultime foto caricate dei miei contatti fotografici? Cerchia fotografi. Facile e diretto!

Ripeto: il layout a piasrelle che si espandono mi piace molto devo dire.
Fino a poco tempo fa l'iscrizione su G+ era limitato dato che era ancora in prova, piano piano stanno facendo iscrivere altre persone tramite invito di chi è gia iscritto su G+. Ogni iscritto ha a disposizione 150 inviti per il momento.

La mia previsione? Prima o poi Fb cederà il passo a G+, resisterà qualche tempo ma comunque le innovazioni portate da Google sono troppo "golose" per passare inosservate.
Ultimo vantaggio? (e non è cosa da poco) su G+ non c'è pubblicità di nessun tipo, nada! E sembra anche che non vendano informazioni e preferenze personali degli utenti ad aziende come pare invece faccia Facebook...

martedì 14 giugno 2011

A breve la recensione della Fuji X100

Se ne è parlato tanto, tantissimo, una delle compatte più ricercate del momento e forse nel prossimo futuro. Non so come ma sono entrato in possesso di una X100 circa un mesetto fa e sono pronto a dare le mie impressioni, a breve...brevissimo...stay tuned!
Buona luce!

sabato 16 aprile 2011

Fotografando How To: vendere la propria attrezzatura sul web

Vi sarà sicuramente capitato dopo aver preso la vostra prima reflex e gli obiettivi in kit di pensare di prendere lenti più performanti o cambiare il corpo macchina, in questo articolo voglio spiegare i metodi migliori per vendere in sicurezza online. 
Si vende online di norma quando non si riesce a trovare un acquirente (tramite amici, conoscenti o circoli di fotografia) nelle vicinanze, il web può essere un potente mezzo per rivolgerci ad un grosso bacino di acquirenti ma comporta dei rischi in più.

Primo fra tutti si fanno affari con persone che non si conoscono, ogni tanto si sentono sui forum storie di gente che è stata truffata da persone che prendono in consegna l'attrezzatura dicendo di provarla per 1-2 giorni senza poi mai fare il bonifico. Primo consiglio: se incontrate la persona sempre risolvere la trattativa al momento cioè ti consegno l'attrezzatura mi dai i soldi!

Secondo se dovete spedire potete rivolgervi a corriere o alle poste, nel secondo caso spedite solo tramite pacco celere 1 o 3 (impiegano rispettivamente 1 e 3 gg per la consegna, costo sotto i 15€) rigorosamente assicurato. Perchè assicurare una spedizione con la vostra attrezzatura dentro? In caso di danneggiamento o smarrimento comincerà una serie incredibile di peripezie legali col vostro acquirente e con le poste per cui secondo consiglio: sempre assicurare la spedizione sono 2€ e spiccioli e vi garantiscono una copertura fino a 1000€, per assicurare il vostro materiale dichiarate l'esatto valore sul modulo di spedizione postale e conservate una fotocopia dello scontrino o ricevuta per dimostrare l'effettivo valore dichiarato.

Terzo spedire solo una volta che è stato ricevuto il bonifico oppure in contrassegno (l'acquirente pagherà l'esatto importo al corriere che lo girerà a voi, di norma questo servizio ha un costo che si aggira tra i 3 e i 5€).
Se siete voi gli acquirenti evitate di pagare effettuando ricariche postepay, questo tipo di operazione infatti non è riconosciuta legalmente come una forma di pagamento e si sono sviluppate notevoli truffe su questo sistema. Mi viene in mente eBay Annunci ma sono moltissime le bacheche di annunci online: sempre incontrare i venditori, mai effettuare ricariche postepay.

Quarto se siete iscritti ad un forum di fotografia (Pentaxiani, Canon/Nikon Club) con una sezione "mercatino" che permette di pubblicare annunci approfittatene: è gratuito, proponete la vostra attrezzatura ad un target specifico e il più delle volte farete affari con persone affidabili basta controllare i loro feedback cioè i giudizi di altre persone che hanno venduto o comprato materiale da loro (la sezione feedback dovrebbe essere annessa a quella del mercatino). Una volta che avete concluso una trattativa con una persona del forum fatevi dare e date il feedback, lentamente vi costruirete una reputazione all'interno di quel forum e la gente acquisterà più facilmente da voi.

Quinto siate molto chiari nella descrizione del materiale che andate a vendere, niente è peggio di un acquirente insoddisfatto che vuole i suoi soldi indietro con tutte le spese che ne conseguono per rispedire indietro il pacco ed il tempo perso nella cosa. Per cui siate precisi, elencate lo stato generale dell'attrezzatura, segni d'uso se presenti, stato di funzionamento, garanzia residua se presente, in ultimo allegate sempre delle foto del materiale meglio se ad alta risoluzione che permettano all'acquirente di andare a vedere meglio cosa va ad acquistare.
Sperando che questi consigli vi aiutino nel vendere e nell'acquistare la vostra attrezzatura vi auguro buona luce!

giovedì 3 marzo 2011

Fotografando Artisti: Matt Stuart

"Street photography" e "humour": 3 parole che sintetizzano la fotografia di Matt Stuart, fotografo inglese che ha fatto di Londra il suo set fotografico. Le sue fotografie hanno come soggetto ricorrente persone comuni che si incontrano per strada colte in situazioni divertenti, giocando con forme, prospettive e ombre Matt Stuart ci racconta la Londra che i suoi occhi vedono.

Guardando le sue foto nella sezione COLOUR e BLACK&WHITE all'inizio ho pensato che certe fossero manipolate o comunque preparate in precedenza invece solamente quelle nella raccolta COMMISSIONED lo sono, tanto di cappello!
Volete saperne di più? Si è interessato alla fotografia di strada da circa 11 anni, la maggior parte dei suoi scatti sono realizzati con una, anzi "la" telemetro analogica Leica MP con un summilux 35mm 1.4 e Fuji Superia 400 come pellicola.
Tra le sue influenze fotografiche annovera grandi nomi di fotografi di strada del passato: Garry Winogrand, Joel Meyerowitz, Robert Frank, Henri Cartier-Bresson, Leonard Freed e Tony Ray-Jones.
Porta sempre con se la sua fotocamera e almeno due rullini di pellicola.
A che gli chiede qualche consiglio per cominciare nella street photography risponde di comprarsi un paio di scarpe molto comode, avere sempre la fotocamera al collo, non alzare i gomiti, essere pazienti, ottimisti e non dimenticare di sorridere.
Non ha mai seguito un corso di fotografia ma ha fatto da assistente per 3 anni ad un fotografo.
Chiudendo spero possiate apprezzare questo fotografo, se non avete ancora visto il suo portfolio fatelo ora!

domenica 27 febbraio 2011

A breve la Sigma SD1 con sensore Foveon!

Sigma sembra sul punto di rilasciare la sua nuova SD1, annunciata nel settembre 2010, mette sul piatto delle caratteristiche davvero interessanti tra le quali una costruzione decisamente migliorata rispetto alla precedente SD15 (corpo in lega di magnesio e tropicalizzato) e un sensore leggermente più grande e con 46 megapixels che divisi tra i tre strati del sensore restituiranno un'immagine di circa 15 megapixels. Schermo lcd da 3", 11 punti di messa a fuoco tutti a croce e un esposimetro a 77 zone le altre caratteristiche.
La tecnologia Foveon, dietro alla quale diciamolo con orgoglio c'è un ricercatore italiano (l'ingegnere Federico Faggin, recentemente premiato da Obama col più prestigioso riconoscimento americano per la tecnologia e l'innovazione), produce immagini con un dettaglio, un range dinamico e una fedeltà cromatica di gran lunga superiori a quelle realizzate coi convenzionali sensori Bayer a mosaico.
Il sito della azienda spiega il motivo di questa superiorità, mentre gli altri sensori hanno uno strato con pixels sensibili solo a un determinato colore i tre strati sovrapposti del foveon non perdono la minima informazione per il rosso, il verde e il blu.
Tornando alla SD1 non è stata ancora decisa la data ufficiale del lancio del prodotto sul mercato ma ci sono state parecchie speculazioni sul prezzo che pare si aggirerà intorno ai 1300€.
Vedremo se Sigma riuscirà a mantenere il dettaglio al quale i suoi clienti si sono affezionati e al contempo a migliorare le prestazioni del sensore agli alti iso da sempre punto debole del foveon.

Fotografando teoria: sensori e lunghezze focali.

Molto spesso mi arrivano domande o leggo post nei forum che seguo di persone che sono confuse riguardo alla lunghezza focale equivalente delle ottiche che usano con le loro reflex digitali. Facciamo un pò di chiarezza.
Dunque una volta (in analogico) si usava scattare con reflex o altre macchine fotografiche in formato leica 135 (così chiamato perchè introdotto proprio dalla Leica) equivalente a quello che oggi viene chiamato il formato 35mm (ovvero il full frame che conosciamo sulle reflex digitali del tipo Nikon D700 e D3, Canon 5dMKII e 1dMKIII ma anche Sony alpha900). Il 135 col suo fotogramma da 35x24mm non era il formato più grande disponibile all'epoca (e nemmeno oggi nel digitale), c'erano costruttori come Pentax e Mamiya che implementavano formati come il 645 (un fotogramma di 6cm x 4,5cm) e il 67 (6cm x 7cm) che andavano addirittura oltre lo standard del medio formato. Questi formati erano particolarmente apprezzati da fotografi paesaggisti che avevano bisogno di molto dettaglio come è richiesto in questa specialità fotografica e bisogna chiarire che più grande è la pellicola (o il sensore) e maggiori dettagli avremo a parità di ottiche della stessa qualità. Lo "svantaggio" di questi sistemi era il maggior ingombro dato dal corpo macchina e da obiettivi ovviamente più grandi e pesanti per coprire una superficie di fotogramma maggiore, dunque il formato 35mm finì per diventare il formato più diffuso e utilizzato perchè permetteva di contenere pesi e dimensioni senza sacrificare eccessivamente il dettaglio.

Con l'avvento del digitale e lo sviluppo di nuovi sensori sempre più definiti e con maggior potere risolvente rispetto alla vecchia pellicola si è pensato di fare lo stesso ragionamento che si era fatto prima, ovvero quello di ridurre ulteriormente il fotogramma 35mm x 24mm per ridurre ingombro e peso delle reflex. Ecco la nascita dei "crop sensor" o aps-c o DX (i nomignoli dati da Canon e Nikon al taglio dei sensori), più piccoli degli aps o FX 35mm che a questo punto vengono chiamati "full frame".
E qui nascono i dubbi perchè lo stesso obiettivo ci darà sempre la stessa prospettiva su qualsiasi sensore di qualsiasi dimensione (crop o full frame piuttosto che un 645 digitale) ma diverso angolo di campo.
Ecco quindi che un obiettivo fisso 50mm che in analogico formato 35mm era un buon tuttofare (in gergo veniva chiamato "normale") su un "crop sensor" aps-c/DX ci darà sempre la stessa prospettiva ma un angolo di campo più ristretto, pari circa a quello di un obiettivo da 75mm su "full frame".
Questo perchè il fotogramma proiettato dalla lente posteriore dell'obiettivo viene catturata in parte da un sensore di dimensioni ridotte.
Per questo le reflex aps-c sarebbero da preferire per chi scatta con teleobiettivi, perchè col fattore di crop 1,5x dato dal sensore più piccolo un obiettivo 300mm restituisce l'angolo di campo di un 450mm usato su full frame. Mentre le full frame avvantaggiano chi scatta con obiettivi wide, dato che senza fattore moltiplicativo un 14mm rimane tale e non ci restituirà un angolo di campo pari a 21mm come succederebbe su un sensore croppato.

La storia spesso si ripete e la stessa transizione avvenuta da 35mm ad aps-c/DX si sta ripetendo tra questi ultimi ed i nuovi sensori del sistema micro 4/3 creato da Panasonic e Olympus.
Quindi di nuovo, un obiettivo 50mm usato su una fotocamera con sensore m4/3 ci darà sempre la stessa prospettiva che avremo su un full frame o un sensore croppato aps-c/DX ma angolo di campo ben differente pari circa a 100mm perchè questa volta il fattore moltiplicativo passa a 2x (essendo il m4/3 di dimensioni ancora più ridotte).
Personalmente sono contrario a questa scalata verso la miniaturizzazione del corpo macchina e del sensore, è vero che la tecnologia dei sensori migliora ma un sensore m4/3 non raggiungerà mai il dettaglio dato da un aps-c/DX, per non parlare di un full frame, per non parlare di un medio formato digitale. Il vero problema è che utilizzando sensori più piccoli e conseguentemente obiettivi più piccoli e leggeri anche il costo dovrebbe diminuire, invece le fotocamere del sistema m4/3 vengono vendute a prezzi di molto superiori a quelli di una reflex entry-level, e anche gli obiettivi raggiungono tranquillamente i prezzi di quelli per aps-c/DX.
Spero di essere stato chiaro ed interessante, se avete qualche altra domanda (ancora??? :) chiedete pure.
Buona luce a tutti!!!

martedì 15 febbraio 2011

Fotografando Gear: recensione borsa Crumpler Jimmy Bo 400

Ho acquistato da poco la suddetta borsa, prodotta dalla americana ditta Crumpler, piuttosto nota negli USA per produrre ottime borse e non solo per foto/videocamere ma anche per laptop e borse messenger da usare quotidianamente. Pagata anche relativamente poco, un affare su amazon per 26€!!!
Delle dimensioni perfette per trasportare un corredo leggero, reflex con obiettivo montato più un secondo che si alloggia nel fondo della borsa. Io che fotografo con una Pentax K5 riesco a farci entrare anche altre 2 ottiche limited oltre a quella montata sulla reflex (il trio pancake composto dal DA21mm, DA40mm e DA70mm è sempre con me). Sono anche presenti delle tasche interne per documenti e quant'altro.

I materiali utilizzati sono molto buoni e dovrebbero resistere alla pioggia (quando rimarrò sotto un temporale vi farò sapere...), impedendo all'acqua di entrare.
Il design della Crumpler è unico secondo me, le loro borse si distinguono a colpo d'occhio e una cosa che cercavo in una borsa per contenere la mia reflex era che non sembrasse proprio una borsa che contenesse una reflex, principalmente per non attirare l'attenzione di malintenzionati e per rimanere discreti in posti dove le macchine fotografiche non sono ben volute come metropolitane o musei.
Altra trovata geniale secondo me e che distingue questa borsa da tutte le altre è il fatto che si può portare in 3 modi diversi: sulla spalla, a tracolla o intorno alla vita come fosse un marsupio, inoltre è presente una corda aggiuntiva che permette di assicurare l'estremità inferiore della borsa alla gamba quando la si porta a mò di marsupio, permettendo un comfort e libertà di movimento senza pari.

Disponibile in 6 diverse misure a seconda del vostro corredo da trasportare e in 4 colori: bronze/red, navy/grey, brown/orange e black, almeno questo è quello che dicono nel sito ufficiale, in Italia pare che al momento non abbiano un distributore ufficiale e si possono trovare solo determinate misure - colori. 
Davvero stra consigliata per il prezzo a cui la si può avere e per quello che offre. Ecco un simpatico video di presentazione della Jimmy Bo su youtube dal canale Crumpler. 

mercoledì 9 febbraio 2011

Fotografando Gear: recensione della Pentax K-5

Ragazzi c'è poco da dire: non riesco a trovarle un difetto (forse uno poi ve lo dico...)!!! Stessa ottima ergonomia della K-7 da cui deriva, stesso mirino luminoso con 100% di copertura, sensore da paura, autofocus e raffica notevolmente migliorati.
Non sto a elencarvi le varie caratteristiche perchè potete trovarle in mille altri siti specializzati di fotografia, mi limiterò a riportarvi la mia esperienza di utilizzo con la K-5.

In mano cade benissimo, non ho manone ne manine, apprezzo molto la sagomatura molto rientrata dell'impugnatura che permette al dito medio e all'anulare di grippare senza sovraffaticarsi. Il body è sempre ben bilanciato, sia che si stia scattando con uno zoomone 2.8 da 500gr di peso, sia coi limited pentax che su questo corpo compatto e robusto sono davvero una gioia sia estetica che funzionale!
Le 2 ghiere anteriore e posteriore in stile pentax sono sempre li dove ce n'è bisogno, per me che in condizioni di luce difficile scatto in TAv (priorità di tempi e diaframma) sono perfette, ovviamente anche per chi scatta in program o in manuale...in più è possibile programmarle a piacimento in modo ad esempio di poter regolare gli iso quando si scatta in priorità dei diaframmi.

La velocità di scrittura sulle schede di memoria SD è alla pari di quella della K20, qui però i RAW sono ben più pesanti, arrivano anche a 18-20MB più altri 6-7MB del Jpeg (io scatto in RAW+Jpeg) e ogni scatto impiega circa un secondo per essere inciso sulla SD, ma anche se la macchina sta scrivendo abbiamo sempre buffer volendo e con il nuovo firmware 1.02 rilasciato da poco i RAW in raffica passano da 8 a 20!
Altra cosa di cui mi sono innamorato è il suono dell'otturatore: un fruscio, perfetto per rimanere discreti e non disturbare chi abbiamo intorno. Un bel passo in avanti rispetto alla K20.

Altro miglioramento è lo schermo LCD da 3 pollici e 900.000 e passa punti di risoluzione, nell'eventualità ci sia uno scatto leggermente fuori fuoco si può individuare molto più facilmente rispetto a schermi meno definiti delle vecchie pentax.
Una cosa molto carina secondo me di cui ancora non ho fatto molto uso è poi la possibilità dei video, rispetto a una normale telecamera (anche quelle professionali talvolta) abbiamo il vantaggio del sensore estremamente più esteso e che ci consente di giocare molto di più con la profondità di campo, si possono selezionare vari formati e qualità, il top se non ricordo male è in full HD fino a 30 fotogrammi per secondo (qualità da paura ma non si possono occupare centinaia di MB per un minuto di filmato, preferisco abbassare a 1080p a 25fps, il giusto compromesso secondo me fra qualità e peso).

Per finire gli iso, fino a 400 la qualità è stellare, in RAW non c'è alcun bisogno di toccare la riduzione rumore. A 800 e 1600 iso se esponete bene non avrete bisogno di toccare nulla, altrimenti una aggiustatina alla luminanza e avrete finito (ma dovete proprio essere maniaci delle foto pulite). A 3200 e 6400 iso soprattutto comincia a farsi sentire il bisogno della riduzione rumore, niente di radicale ma attenzione tutto questo discorso se andate a vedere le immagini al 100% altrimenti per grosse stampe non ce ne sarà di certo bisogno (una foto a piena risoluzione a 6400 iso riscalata a 1200x795 pixels è pulitissima!).
Veniamo dunque all'unico "difetto" che mi pare di aver incontrato passando dalla K20: a volte (mi ha dato questo problema 2 volte su 80-100 scatti) l'esposimetro della K5 in interni va in bambola se lasciato su auto e sposta troppo la temperatura su tonalità fredde, niente di irrecuperabile in post produzione ma la prima volta ci sono rimasto "strano"...anche perchè l'esposimetro dovrebbe essere lo stesso ottimo a 77 zone che aveva la K20.

Si è poi parlato del problema delle macchie sul sensore (macchie di natura oleosa che con il surriscaldamento del sensore dovuto al normale uso si espandevano diventando visibili anche a diaframmi f8 o f11), facciamo un attimo chiarezza: questo problema affliggeva una buona percentuale dei primi esemplari non controllati a tappeto da Pentax. In un comunicato officiale Pentax ha riconosciuto l'inconveniente e prontamente ha sostituito con una K-5 nuova tutti i proprietari affetti da tale problema, la mia fortunatamente era sana e se può essere utile a qualcuno fa parte di quelle che come numero matricola iniziano per 39 (le incriminate cominciavano da 29 come numerazione matricola se non ricordo male...). Comunque come avevo già scritto in uno dei post precedenti sulla K-5 il problema è stato risolto e gli esemplari controllati hanno un bollino rosso sulla scatola applicato dal laboratorio LTR service che ha effettuato il controllo.

In conclusione per quella che è stata la mia esperienza d'uso con questa reflex ammiraglia di casa Pentax non posso che essere molto soddisfatto e contento del mio acquisto, non posso che consigliarla a tutti gli amici pentaxiani e a chi cerca una reflex compatta e robusta, tropicalizzata e dall'ottima qualità dell'immagine.

venerdì 4 febbraio 2011

Aggiornamento su Fujifilm Finepix X100

Ecco un breve video dei Fuji Guys Greg & Billy (dovrebbero essere un dinamico duo facente parte del marketing Fuji) in cui vengono testati il meccanismo che fa muovere il diaframma e quello che fa chiudere l'otturatore. Piccolo dettaglio che ho appreso oggi l'otturatore è stato collocato all'interno della lente invece che all'interno del corpo macchina per ridurre il rumore. Altra cosa che mi piace molto è il diaframma a 9 lamelle che restituisce un'apertura perfettamente rotonda per uno sfuocato più morbido e decisamente più gradevole.
Pare confermato da parte di Fuji il rilascio sul mercato della compatta per i primi di marzo 2011 al prezzo di 1000€ (ouch!!!).


Insomma a meno di un mese dal lancio pare che la X100 stia venedo su bene, anche il buffer pare molto buono e senza impuntamenti o lags dopo 7-8 scatti (tallone d'Achille persino della telemetro delle telemetro la Leica M9) e i mitici Fuji Guys Greg & Billy hanno ribadito che la versione definitiva del firmware permetterà un ulteriore miglioramento delle prestazioni.


Speriamo che nella versione definitiva rifiniscano anche la costruzione generale, sto parlando dei vari sportellini USB e alloggiamento batteria insieme alla ghiera dei tempi un pò ballerina che per ora non paiono essere proprio robustissimi.

La versione nera all black, si è parlato anche di questo, sul sito ufficiale Fuji non hanno confermato o smentito nulla, hanno solo detto che molti fotografi hanno richiesto una variante tutta nera e la produzione o meno della versione dipenderà dal successo della X100 attuale. Di solito queste versioni alternative escono poco dopo il lancio del modello originale, un pò come è successo per la Leica X1. Ecco in un rendering come dovrebbe apparire la Fuji X100 nera (uno spettacolo!)
A breve per la review completa della Pentax K-5! 

mercoledì 12 gennaio 2011

Fotografando Gear: a breve recensione della nuova Pentax K-5!

Ancora una settimana di febbrile attesa e sarà nelle mie mani, pronta a scattare e a essere testata. In particolar modo voglio vedere se davvero alla Fowa hanno risolto il problema di distribuzione delle copie con le infauste macchie sul sensore che già a f11 facevano comparsa. Un consiglio rapido per chi stesse pensando di acquistarla: andate in un negozio fisico, spenderete di più ma su queste cifre diventa irrilevante (si trova a 1050€ import e 1150€ in negozio fisico con garanzia Fowa!) e in compenso dormirete sogni tranquilli con la garanzia. Inoltre il vantaggio di prenderla in negozio sta nel fatto che potrò provarla subito con una mia lente a f32 e vedere se quella copia è realmente affetta da macchie (o sensor stains come le chiamano su pentaxforums.com). Le scatole delle nuove K5 controllate e che quindi dovrebbero essere esenti dal problema hanno un bollino rosso per cui andate sul sicuro.
A brevissimo allora con la recensione, intanto un saluto e buona luce a tutti!

mercoledì 5 gennaio 2011

Picnic With a Gangster by Bruce Gilden

Ecco un video realizzato con alcuni scatti di gioventù in cui Bruce Gilden va a picnic con un gangster russo. Per chi non lo conoscesse Bruce Gilden è socio e fotografo della Magnum, una delle agenzie fotografiche storiche nel mondo del reportage. Un uomo che si ama o si odia, il suo approccio alla fotografia e ai suoi soggetti è senza mezzi termini: ti si para davanti a poche decine di centimetri con la sua telemetro e il suo flash a filo, scatta e si defila senza lasciarti il tempo di reagire. Molti lo criticano dicendo che ora (ha superato i 60 anni) scatta a vecchi inermi sulle strade di New York ma quest'uomo da giovane è stato reporter di guerra e ha fotografato con una intimità pazzesca gang criminali come la yakuza in Giappone, criminali russi, hooligans.
Chiudo con una sua frase: "the older I get, the closer I get" ovvero "più divento vecchio, più mi avvicino" riferendosi ovviamente ai suoi soggetti.



Questo di seguito invece è un video in cui viene intervistato da una radio di NY mentre è all'opera in cui spiega la sua filosofia e come lavora.