domenica 27 febbraio 2011

Fotografando teoria: sensori e lunghezze focali.

Molto spesso mi arrivano domande o leggo post nei forum che seguo di persone che sono confuse riguardo alla lunghezza focale equivalente delle ottiche che usano con le loro reflex digitali. Facciamo un pò di chiarezza.
Dunque una volta (in analogico) si usava scattare con reflex o altre macchine fotografiche in formato leica 135 (così chiamato perchè introdotto proprio dalla Leica) equivalente a quello che oggi viene chiamato il formato 35mm (ovvero il full frame che conosciamo sulle reflex digitali del tipo Nikon D700 e D3, Canon 5dMKII e 1dMKIII ma anche Sony alpha900). Il 135 col suo fotogramma da 35x24mm non era il formato più grande disponibile all'epoca (e nemmeno oggi nel digitale), c'erano costruttori come Pentax e Mamiya che implementavano formati come il 645 (un fotogramma di 6cm x 4,5cm) e il 67 (6cm x 7cm) che andavano addirittura oltre lo standard del medio formato. Questi formati erano particolarmente apprezzati da fotografi paesaggisti che avevano bisogno di molto dettaglio come è richiesto in questa specialità fotografica e bisogna chiarire che più grande è la pellicola (o il sensore) e maggiori dettagli avremo a parità di ottiche della stessa qualità. Lo "svantaggio" di questi sistemi era il maggior ingombro dato dal corpo macchina e da obiettivi ovviamente più grandi e pesanti per coprire una superficie di fotogramma maggiore, dunque il formato 35mm finì per diventare il formato più diffuso e utilizzato perchè permetteva di contenere pesi e dimensioni senza sacrificare eccessivamente il dettaglio.

Con l'avvento del digitale e lo sviluppo di nuovi sensori sempre più definiti e con maggior potere risolvente rispetto alla vecchia pellicola si è pensato di fare lo stesso ragionamento che si era fatto prima, ovvero quello di ridurre ulteriormente il fotogramma 35mm x 24mm per ridurre ingombro e peso delle reflex. Ecco la nascita dei "crop sensor" o aps-c o DX (i nomignoli dati da Canon e Nikon al taglio dei sensori), più piccoli degli aps o FX 35mm che a questo punto vengono chiamati "full frame".
E qui nascono i dubbi perchè lo stesso obiettivo ci darà sempre la stessa prospettiva su qualsiasi sensore di qualsiasi dimensione (crop o full frame piuttosto che un 645 digitale) ma diverso angolo di campo.
Ecco quindi che un obiettivo fisso 50mm che in analogico formato 35mm era un buon tuttofare (in gergo veniva chiamato "normale") su un "crop sensor" aps-c/DX ci darà sempre la stessa prospettiva ma un angolo di campo più ristretto, pari circa a quello di un obiettivo da 75mm su "full frame".
Questo perchè il fotogramma proiettato dalla lente posteriore dell'obiettivo viene catturata in parte da un sensore di dimensioni ridotte.
Per questo le reflex aps-c sarebbero da preferire per chi scatta con teleobiettivi, perchè col fattore di crop 1,5x dato dal sensore più piccolo un obiettivo 300mm restituisce l'angolo di campo di un 450mm usato su full frame. Mentre le full frame avvantaggiano chi scatta con obiettivi wide, dato che senza fattore moltiplicativo un 14mm rimane tale e non ci restituirà un angolo di campo pari a 21mm come succederebbe su un sensore croppato.

La storia spesso si ripete e la stessa transizione avvenuta da 35mm ad aps-c/DX si sta ripetendo tra questi ultimi ed i nuovi sensori del sistema micro 4/3 creato da Panasonic e Olympus.
Quindi di nuovo, un obiettivo 50mm usato su una fotocamera con sensore m4/3 ci darà sempre la stessa prospettiva che avremo su un full frame o un sensore croppato aps-c/DX ma angolo di campo ben differente pari circa a 100mm perchè questa volta il fattore moltiplicativo passa a 2x (essendo il m4/3 di dimensioni ancora più ridotte).
Personalmente sono contrario a questa scalata verso la miniaturizzazione del corpo macchina e del sensore, è vero che la tecnologia dei sensori migliora ma un sensore m4/3 non raggiungerà mai il dettaglio dato da un aps-c/DX, per non parlare di un full frame, per non parlare di un medio formato digitale. Il vero problema è che utilizzando sensori più piccoli e conseguentemente obiettivi più piccoli e leggeri anche il costo dovrebbe diminuire, invece le fotocamere del sistema m4/3 vengono vendute a prezzi di molto superiori a quelli di una reflex entry-level, e anche gli obiettivi raggiungono tranquillamente i prezzi di quelli per aps-c/DX.
Spero di essere stato chiaro ed interessante, se avete qualche altra domanda (ancora??? :) chiedete pure.
Buona luce a tutti!!!

2 commenti:

  1. complimenti, buon articolo, soprattutto quando spieghi angolo di campo, propspettiva ed il rapporto tra i due.
    solo che il sensore di "medio formato" che presenti per confronto e' a sua volta... crop!

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  2. @Anonimo: lo so lo so era solo un esempio per far capire il concetto, grazie dei complimenti!

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